Sviluppo Rurale Lombardia 2023-2027

SRA – Impegni in materia di clima e ambiente

Cosa finanzia e chi sono i beneficiari

immagine del bando

SRA01 - Produzione integrata

Cosa finanzia
L’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, attraverso il rispetto di Disciplinari di Produzione Integrata e l’adesione al Sistema di Qualità Nazionale Produzione integrata (SQNPI) con tutta la SAU aziendale investita a colture erbacee (seminativi, foraggere - esclusi prato permanente e pascolo -, orticole) e/o colture arboree (vite, fruttiferi, olivo) per un periodo pari a 5 anni.

La superficie minima di adesione è di: 0,5 ettari per colture orticole e arboree in collina e montagna ISTAT; 1 ettaro per tutte le colture su tutto il territorio regionale.

L’intervento contribuisce a una più efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo, al sequestro del carbonio nel suolo e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
· Altri gestori del territorio

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SRA03 - Tecniche lavorazione ridotta dei suoli

Cosa finanzia
L’adozione di tecniche di lavorazione ridotta dei suoli quali:

· Semina su sodo/No tillage - Azione 1

· Minima Lavorazione/Minimum tillage e/o tecniche di Lavorazione a bande / strip tillage - Azione 2

sui seminativi annuali, a eccezione dei terreni a riposo e dei prati mono e polifiti da vicenda, per un periodo pari a 5 anni. Sulle superfici oggetto di impegno è vietato l’utilizzo di fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D. Lgs. n. 152/2006 e sono ammessi esclusivamente i fertilizzanti riconosciuti ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009.

La superficie minima di adesione è di 5 ettari.

Sono escluse le superfici che hanno già beneficiato del contributo per lo stesso impegno nei precedenti periodi di programmazione dello Sviluppo Rurale, eccetto che per:

· I terreni richiesti a premio per la prima volta con la domanda iniziale anno 2022 - operazione 10.1.04 del PSR Lombardia 2014-2022 (durata 3 anni) che, una volta terminato l’impegno, possono essere finanziati nuovamente con questo intervento

· I terreni che dopo aver concluso l’impegno per la minima lavorazione, vengano richiesti a premio per l’intervento SRA03 – Azione 3.1 Adozione di tecniche di Semina su sodo/No tillage (NT).

L’intervento contribuisce alla conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che ne minimizzano il disturbo e favoriscono il miglioramento della sua fertilità e concorre sia all’adattamento ai cambiamenti climatici, in quanto consente di aumentare la capacità del terreno di assorbire e di trattenere l’acqua nonché di stoccare carbonio, sia alla mitigazione dei cambiamenti climatici, riducendo l’emissione di CO2.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole

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SRA06 – Cover Crops

Cosa finanzia
La semina annuale di cover crops (Avena strigosa, Segale, Senape bianca, Facelia, Rafano, Veccia vellutata/del Bengala, Trifoglio alessandrino, Sorgo, Panico, Vigna, Crotalaria e Loiessa, seminate in purezza o in miscuglio) sulle superfici a seminativo - a esclusione dei prati avvicendati e dei terreni lasciati a riposo - per un periodo pari a 5 anni.
Su riso possono essere utilizzate unicamente veccia, trifoglio o miscugli di leguminose e graminacee. Le cover crops devono rimanere in campo almeno 120 giorni e, in seguito, devono essere sovesciate, oppure allettate e lasciate sul suolo come pacciamatura. Sulle cover crops è vietato l’impiego di: a) presidi fitosanitari o diserbanti; b) fertilizzanti di tipo chimico, fanghi e ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.Lgs. n. 152 del 2006, fertilizzanti organici le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009.

La superficie minima di adesione è di 5 ettari.

L’intervento contribuisce alla riduzione della lisciviazione dei nitrati nelle acque, al miglioramento della struttura e fertilità del suolo, all’aumento del sequestro di carbonio organico nel suolo, alla riduzione delle emissioni di gas serra e più in generale all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
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SRA08 – Gestione dei prati e dei pascoli permanenti

Cosa finanzia
L’adozione di una gestione sostenibile dei prati permanenti di pianura ISTAT, per una durata pari a 5 anni, finalizzata alla salvaguardia della biodiversità. La gestione sostenibile consiste: a) nell’utilizzo di barre di involo per effettuare gli sfalci; b) nel ridurre il numero di sfalci rispetto alla pratica ordinaria e effettuare gli sfalci secondo specifiche tempistiche previste nel bando; c) nel divieto di fertilizzanti chimici di sintesi, fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.lgs. n. 152 del 2006, fertilizzanti organici le cui matrici costituenti non sono ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009; d) nell’utilizzo esclusivo di diserbanti e altri prodotti fitosanitari ammessi dall’agricoltura biologica; e) nell’assicurare il contenimento meccanico/manuale della flora invasiva.

La superficie minima di adesione è di 1 ettaro.

L’intervento è finalizzato alla salvaguardia della biodiversità.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
· Altri gestori del territorio
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SRA10 – Gestione attiva infrastrutture ecologiche

Cosa finanzia
La gestione attiva di fasce tampone boscate, siepi, filari, zone umide - infrastrutture ecologiche realizzate e collaudate a partire dal 2022 con la Sottomisura 4.4 4 (Sostegno ad investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali) del PSR Lombardia 2014-2022 e con l’intervento SRD04 (Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale) del PSP 2023-27 - e delle marcite, per una durata pari a 5 anni.

La superficie minima di adesione per le marcite è di 1 ettaro e, per tutte le altre infrastrutture, è pari a quella collaudata con la Sottomisura 4.4 del PSR Lombardia 2014-2022 e con l’intervento SRD04 del PSP 2023-2027.

Per gestione attiva si intende ad esempio:

· Fasce tampone boscate, siepi e filari: mantenimento della densità della formazione lineare, con reintegrazione delle fallanze; contenimento delle specie arboree e arbustive alloctone e/o invadenti; potature strutturali regolamentate e asportazione dei residui di potatura.

· Zone umide: mantenimento di un adeguato livello idrico e profondità diversificate (profondità massima 2 metri) per almeno 8 mesi l'anno; manutenzione delle arginature; mantenimento della densità di impianto delle specie arboree e arbustive che rappresentano la parte emersa (sponde inverdite con specie palustri e con sistemi macchia-radura) attraverso la sostituzione delle fallanze e la pulizia della vegetazione alloctona.

· Marcite: manutenzione delle arginature; assicurare la sistemazione superficiale dei terreni, in modo che sia garantita la corretta circolazione dell'acqua; garantire la sommersione invernale continua per almeno 60 giorni consecutivi.

Per tutte le infrastrutture ecologiche è vietato: a) l’impiego di prodotti fitosanitari compresi i diserbanti non residuali; b) l’impiego di effluenti zootecnici e materiali assimilati ai sensi del DM 25/02/2016, dei fertilizzanti immessi sul mercato ai sensi del Dlgs. n 75/2010 o del Reg. (UE) 2019/1009, nonché dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.lgs. n. 152/2006. Per le marcite è consentito l’uso dei soli effluenti zootecnici.

Le azioni attivate contribuiscono alle funzioni di connessione ecologica, sosta, rifugio, alimentazione e riproduzione della fauna selvatica, nonché al mantenimento delle funzioni di protezione del suolo dall’erosione, alla salvaguardia delle risorse idriche e alla riduzione delle perdite di nutrienti nelle acque superficiali e sotterranee.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
· Altri gestori del territorio
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SRA14 - Allevatori custodi dell’agrobiodiversità

Cosa finanzia
L’allevamento di animali appartenenti ad una o più razze a rischio di estinzione/erosione genetica quali:

· Bovini: Varzese-Ottonese, Cabannina, Bianca di Val Padana (o Modenese), Rendena, Bruna originaria.
· Ovini: Pecora di Corteno, Pecora Brianzola, Pecora Ciuta, Pecora Bergamasca.
· Caprini: Capra di Livo o Lariana, Capra Orobica o di Valgerola, Capra Frisa Valtellinese o Frontalasca, Capra Bionda dell'Adamello, Capra Verzaschese.
· Equidi: Cavallo Tiro Pesante Rapido (TPR), Asino Romagnolo.

per un periodo pari a 5 anni.

La consistenza minima dell’allevamento per l’adesione all’intervento è di: 1,5 UBA per gli Ovi-caprini; 3 UBA per i Bovini; 1 UBA per gli Equidi.

L’intervento è finalizzato a salvaguardare la biodiversità, limitando il fenomeno di erosione delle risorse genetiche animali autoctone, soppiantate da razze di nuova introduzione più produttive, con migliori performances riproduttive ed ubiquitarie.

Beneficiari
· Allevatori singoli o associati
· Altri soggetti pubblici e privati
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SRA16 - Conservazione agrobiodiversità – banche del germoplasma

Cosa finanzia
Sostegno ad attività di conservazione, uso e sviluppo sostenibile di risorse genetiche in agricoltura attraverso azioni mirate, concertate e di accompagnamento, finalizzate alla caratterizzazione, raccolta e utilizzo sostenibile delle risorse genetiche autoctone minacciate di erosione genetica e non, in considerazione della loro importanza ai fini scientifici, economici, ecologici, storici e culturali.

Beneficiari
Possono essere beneficiari dell’intervento i seguenti soggetti:
· Soggetti pubblici e/o privati che operano nel campo della ricerca di comprovata esperienza nelle azioni da finanziare
· Altri soggetti pubblici e/o privati, in forma singola o associata, limitatamente a fondazioni e altri enti pubblici di comprovata capacità nel settore della conservazione della biodiversità agraria.
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SRA19 - Riduzione impiego fitofarmaci

Cosa finanzia
L’applicazione di tecniche di gestione agronomica, per un periodo pari a 5 anni, volte a:
· ridurre la deriva durante la distribuzione dei prodotti fitosanitari di almeno il 50% su tutta la SAU aziendale (tranne prati permanenti, pascoli e terreni lasciati a riposo) - Azione 1

· limitare l’impiego dei prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive classificate come candidate alla sostituzione ai sensi del Reg. (CE) n. 1107/2009 su tutta la SAU aziendale investita con le colture ammesse a premio afferenti ad un medesimo gruppo coltura (GC): GC arboree, GC erbacee e GC orticole - Azione 2

· adottare strategie avanzate di difesa delle colture basate sui metodi biotecnologici e biologici su tutta la SAU aziendale investita con le colture ammesse a premio afferenti ad un medesimo gruppo coltura (GC): GC frutticole, GC vite e GC mais - Azione 3

La superficie minima di adesione è:
· Azione 1: 1 ettaro
· Azione 2: GC arboree: 1 ettaro; GC erbacee: 7 ettari; GC orticole: 5 ettari. In alternativa 10 ettari dati dalla sommatoria dei singoli GC
· Azione 3: GC frutticole: 1 ettaro; GC vite: 1 ettaro; GC mais: 7 ettari

La riduzione dell’impatto dell’uso di prodotti fitosanitari avviene, ad esempio, tramite:
· l’utilizzo degli ugelli anti deriva ad iniezione d'aria, ugelli a specchio per barre irroratrici per colture erbacee (gli ugelli devono essere sostituiti almeno due volte nel corso del quinquennio) e di macchine per i trattamenti fitosanitari dotate della certificazione volontaria di regolazione strumentale (vedi punto A.3.7 del Decreto 22/1/2014) - Azione 1

· il non superamento del numero massimo annuale di trattamenti con sostanze attive candidate alla sostituzione differenziato per coltura, come previsto dal bando; il divieto di erbicidi nell’interfila per le colture arboree e l’obbligo di diserbo localizzato in bande, la cui larghezza complessiva non deve superare il 30% della superficie totale del frutteto - Azione 2

· l’impiego di almeno un metodo di difesa a basso impatto ambientale tra quelli indicati nel bando per l’Azione 3 come ad esempio: confusione sessuale con dispenser tradizionali o spray (aerosol) su drupacee, pomacee e noce; Antocoride su Pero per difesa da Psylla piri; Trichoderma per il Mal dell'esca su vite; Bacillus thuringiensis per difesa da Piralide su mais (sono esclusione trattamenti insetticidi specifici per Piralide)

Per tutte le Azioni è vietato: a) l’utilizzo dei fertilizzanti le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009; b) l’utilizzo dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del Dlgs n. 152/2006.

L’intervento, limitando l’impatto dei prodotti fitosanitari sulle superfici agricole, contribuisce a migliorare la qualità delle acque e a favorire la biodiversità.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
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SRA20 - Impegni specifici uso sostenibile dei nutrienti

Cosa finanzia
Una gestione più efficiente dei nutrienti (in termini di razionalizzazione, frazionamento e riduzione), su superfici di pianura ISTAT condotte a seminativo, prato permanente e orticole, nel rispetto di un piano di concimazione basato sull’analisi del suolo e predisposto ed aggiornato annualmente da un professionista attraverso l’uso di un software per un periodo pari a 5 anni.

La superficie minima di adesione è pari ad almeno il 30% della SAU aziendale regionale richiedibile a premio e non meno di 1 ettaro.

I nutrienti ammissibili sono esclusivamente i fertilizzanti riconosciuti dal Reg. (UE) 2019/1009 o effluenti e/o assimilati riconosciuti dal DM 25/02/2016.

È fatto divieto di utilizzo di fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della parte IV del Dlgs n. 152/2006.

Inoltre, l’utilizzo di tecniche di distribuzione a bassa emissività (es. fertirrigazione, iniezione diretta) e l’utilizzo di macchine di agricoltura di precisione in grado di effettuare fertilizzazioni nella modalità a rateo variabile (VRT), attraverso la lettura di mappe di prescrizione, rappresentano impegni facoltativi (durata minima 2 anni) che si possono aggiungere agli impegni base.

L’intervento è finalizzato alla tutela del suolo e alla qualità delle risorse idriche superficiali e profonde, mitigando al contempo le emissioni climalteranti e inquinanti legate alle attività di fertilizzazione.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole
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SRA22 - Impegni specifici risaie

Cosa finanzia
Una migliore gestione dell’acqua nelle risaie, per un periodo pari a 5 anni, che si concretizza attraverso la:

· Semina in acqua del riso - Azione 1
· Realizzazione di un fosso di specifiche dimensioni all’interno della camera di risaia, nel quale dovrà essere garantito un livello minimo di acqua nel periodo tra la sommersione iniziale della camera in primavera e il suo prosciugamento in prossimità della raccolta, e attraverso l’inerbimento di un argine di risaia per l'intero ciclo colturale del riso, mediante semina o sviluppo della vegetazione spontanea - Sottoazione 2.1

· Destinazione di una porzione di superficie, investita a risaia nell’anno precedente, ad area non coltivata e costantemente allagata nel periodo compreso tra la sommersione iniziale delle camere di risaia destinate alla produzione e il loro prosciugamento funzionale alla raccolta - Sottoazione 2.2

Gli effetti ambientali di tali azioni possono essere rafforzati mediante impegni aggiuntivi facoltativi quali il mantenimento in campo delle stoppie di riso (IA.1), la sommersione della risaia durante i mesi invernali (IA.2) e l’utilizzo di soli mezzi meccanici nel controllo della vegetazione degli argini (IA.3).

La superficie minima di adesione per l’Azione 1 e la Sottoazione 2.1 è pari ad almeno il 10% della superficie aziendale coltivata a riso e comunque non inferiore ad 1 ettaro; mentre per la Sottoazione 2.2 non deve essere superiore all’1% della superficie aziendale investita a risaia e non meno di 1.000 m2.

Per tutte le Azioni è vietato: l’utilizzo dei fertilizzanti le cui matrici costituenti non siano ricomprese tra quelle definite ai sensi del Reg. (UE) 2019/1009 e l’utilizzo dei fanghi e di ogni altro rifiuto recuperato in operazioni R10 ai sensi della Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006.

L’intervento è finalizzato a preservare la biodiversità in risaia (al fine di evitare che le ripetute asciutte diventino trappole ecologiche per gli organismi acquatici) e limitare la competizione della richiesta d’acqua con altre colture nel medesimo periodo causato dal differimento della prima sommersione e dalle ripetute asciutte.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
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SRA28 - Sostegno per mantenimento della forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali

Cosa finanzia
Il mancato reddito e la manutenzione (cure colturali) degli impianti di arboricoltura a ciclo medio-lungo:

realizzati con l’intervento SRD05 (Impianti forestazione/imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli) e l’intervento SRD10 (Impianti di forestazione/imboschimento di terreni non agricoli) del PSP 2023-2027
realizzati/collaudati a partire dal 2022 con l’operazione 8.1.01 - Tipologia B (Operazione 8.1.01 - Supporto ai costi di impianto per forestazione e imboschimento - Tipologia B Imboschimento a ciclo medio-lungo realizzati su terreno agricolo e non agricolo)  del PSR Lombardia 2014-2022.
Il premio per il mancato reddito viene riconosciuto per 10 anni (5 anni, in presenza di piante micorrizate) esclusivamente per impianti realizzati su terreni agricoli; mentre il premio di manutenzione viene riconosciuto per 5 anni per gli impianti realizzati sia su terreni agricoli sia su terreni NON agricoli.

La manutenzione consiste nel non modificare e nel mantenere la natura degli impianti e delle superfici oggetto di intervento, nel ripristinare le fallanze, nel non realizzare innesti, tagli di ceduazione, tagli anticipati, potature finalizzate a produzione da frutto e, più in generale, nel rispettare tutte le operazioni previste nel “Piano di mantenimento”.

La superficie minima di adesione corrisponde a quella collaudata con i relativi interventi SRD05 e SRD10 del PSP 2023-2027 e con l’operazione 8.1.01 Tipologia B del PSR Lombardia 2014-2022.

L’intervento è volto ad incrementare l’assorbimento e lo stoccaggio del carbonio, nei soprassuoli, nel suolo e nella biomassa legnosa e a migliorare la conservazione della biodiversità forestale.

Beneficiari
Possono essere beneficiari i soggetti che hanno aderito agli interventi SRD05 e SRD10 del PSP 2023-2027 e all’operazione 8.1.01 Tipologia B del PSR 2014-2022.
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SRA29 - Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica

Cosa finanzia
La conversione dall’agricoltura convenzionale all’agricoltura biologica (Azione 1) e il mantenimento dell’agricoltura biologica (Azione 2), per un periodo pari a 5 anni, aderendo con tutta la SAU aziendale oppure tutta la SAU riferita a unità di produzione separate e distinguibili dalle unità non biologiche.

La SAU aziendale richiedibile a premio è costituita da tutte le colture esclusi i terreni a riposo. Nei comuni ricadenti in aree svantaggiate di montagna i prati permanenti/pascoli/prati-pascolo sono ammissibili SOLO se presente in azienda un allevamento biologico.

La superficie minima di adesione è di 0,5 ettari in collina e montagna ISTAT e di 1 ettaro in pianura ISTAT.

L’intervento contribuisce alla salvaguardia della biodiversità, alla valorizzazione del paesaggio agrario grazie ad una più efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua e il suolo, al sequestro del carbonio nel suolo e alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.

Beneficiari
· Agricoltori singoli o associati
· Enti pubblici gestori di aziende agricole

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Data di pubblicazione: 19/10/2023

Data ultima modifica: 17/11/2023